C'è già chi grida al miracolo a
Trevignano Romano, ridente località sulle rive del Lago di Bracciano, in provincia di
Roma.
Una statua in terracotta di circa 20 centimetri piangerebbe sangue.
Non
solo Sembra che la proprietaria dell'oggetto sacro, Gisella, cada in
trance. Il caso presenta analogie con quello scoppiato nel 1995 a
Civitavecchia (Roma).
Il sindaco di Trevignano teme disagi alla viabilità
A parlare per primo del misterioso caso è stato il quotidiano 'Il
Tempo'. Ormai, da diversi mesi moltissimi pellegrini arrivano a
Trevignano per osservare la statua della Madonna che piange sangue. La
statuina è stata
trasferita, su espressa volontà del vescovo di Civita Castellana, presso la
chiesa del Sacro Cuore
per evitare l'affollamento davanti alla casa dei coniugi, che vivono a
Trevignano da 4 anni. Il sindaco del Comune a nord di Roma,
Claudia Maciucchi,
teme che i flussi di pellegrini a Trevignano Romano mandino in tilt il
traffico, visto che il Comune può contare su pochi vigili urbani. In
questo weekend dovrebbero arrivare 6 autobus pieni di fedeli.
Il
parroco di Trevignano, don Gabriel Gabati, non ha rilasciato
commenti
in merito al caso della statua che piange sangue. In questi casi, prima
di rilasciare dichiarazioni, bisogna compiere molti accertamenti.
Intanto, a Trevignano, c'è chi giura che sulle braccia della
proprietaria della statua appaiono strane scritte, che lasciano
presagire l'imminente fine del mondo. Pare che la signora Gisella entri anche in trance.
Accertamenti della Santa Sede e della Diocesi di Civita Castellana
Sia la Santa sede che la Diocesi di Civita Castellana hanno iniziato a compiere
accertamenti.
Gli scettici non credono che quel liquido rosso sulle guance della
Madonnina sia sangue; i fedeli, invece, non hanno dubbi e gridano al
miracolo.
Ogni sabato, alle 18, la statuina verrà portata nella chiesa di Santa
Caterina durante il rosario. Il vescovo Romano Rossi, durante una veglia
presso la chiesa del Sacro Cuore, ha preso l'oggetto sacro ed ha
invitato i fedeli presenti a guardare e pregare.
Il caso fa tornare in
mente, inevitabilmente, quello di Civitavecchia dove una statua
raffigurante la Madonna, nel
1995, pianse lacrime di sangue 14 volte.
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