Strade infinite verso i più sacri pellegrinaggi, distese dove l'orizzonte si perde e preghiere, tante preghiere. Questa era la vita di Stan Wilson l'uomo nella foto all'epoca dei fatti era ancora un ragazzo e Raggio il suo fedele amico a 4 zampre i quali erano considerati senza tetto per via della loro vita votata alla fede sempre in itinerari di pellegrinaggio diversi.
Ma Dio si sà non vuole sola devozione assoluta e spesso ci mette alla prova come nel caso di Stan che di ritorno dal pellegrinaggio al Santuario di Santiago di Compostela. Durante il pellegrinaggio in spagna Stan accusava dei piccoli fastidi alla schiena e una volta tornato a casa dei suoi genitori nel Minnesota i dolori divennero sempre più acuti tanto che il ragazzo il quale non aveva mai avuto un buon rapporto con le strutture sanitarie, si decise a fare alcuni controlli medici dai vari test purtroppo risultò un cancro alle ossa.
Si sa quel tipo di male e quasi sempre mortale eccetto pochi casi di miracolati cosi finì in una stanza per percorrere il suo ultimo cammino e cioè la preparazione alla fine. Raggio il suo fedele amico a volte non mangiava, non voleva uscire se non nei momenti in cui i genitori di Stan si preparavno per andare in ospedale dove Stan era aricoverato e dove a lui era proibito l'ingresso. Ormai verso i suoi ultimi giorni i medici diedero il permesso di portare Raggio da Stan visto che non c'era più nulla da fare e fu l'unica volta che Stan anche sotto antidolorifici potentissimi riuscì a sorridere cosi lasciarono Raggio con Sten anche la notte e un'infermiera prese l'impegno di portarlo fuori a fare i bisogni. Quello che nessuno poteva immaginare fu che Stan giorno dopo giorno invece che spegnersi sembrava migliorare con stupore generale sopratutto dei medici i quali non credendo ai loro occhi fecero delle analisi accurate scoprendo che il male stava regredendo e
che da li a pochi giorni sarebbe scompraso. Stan da quella triste storia non ne è uscito completamente illeso purtroppo non potrà mai più fare lunghi percorsi, ma sapendo di essere stato miracolato da Nostra Signora di Lourdes in persona è felicissimo cosi e a 10 anni dalla sua guarigione, con un nuovo amico il figlio di Raggio proverà a fare di nuovo il cammino di Santiago e ha rilasciato solo queste parole: ""La notte prima che portassero il mio cane Raggio da me in ospedale mi apparve in sogno Nostra SIgnora la quale carezzandomi la guancia mi disse: "non preoccuparti figlio mio, hai superato la prova e il Buon Padre ti ha guarito; lascio questo tuo amico a vegliare su di te, quando ti sveglierai gioisci della vita che per la seconda volta ti è stata donata." e al risveglio c'era Raggio vicino me che con la zampina mi carezzava la stessa guanci che Nostra Signora mi aveva carezzato durante l'apparizione"". Condividi questa storia, aiuta Stan a portare il messaggio che Nostra signora di Lourdes gli ha assegnato.
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domenica 27 novembre 2016
sabato 26 novembre 2016
L'ultimo straordinario messaggio della Madonna a Medjugorje del 25 Novembre!
Ecco a voi il testo dell'ultimo messaggio lasciato dalla Madonna a Medjugorje il 25 Novembre 2016.
Nel messaggio si capisce la sua volontà di essere una guida e una madre per noi......
"Cari figli! Anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. E voi, testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata"
Nel messaggio si capisce la sua volontà di essere una guida e una madre per noi......
"Cari figli! Anche oggi vi invito a ritornare alla preghiera. In questo tempo di grazia, Dio mi ha permesso di guidarvi verso la santità e verso una vita semplice, affinché nelle piccole cose possiate scoprire Dio Creatore, innamorarvi di Lui e affinché la vostra vita sia un ringraziamento all’Altissimo per tutto quello che Lui vi dona. Figlioli, la vostra vita sia un dono per gli altri nell’amore e Dio vi benedirà. E voi, testimoniate senza interesse, per amore verso Dio. Io sono con voi e intercedo davanti a mio Figlio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata"
venerdì 25 novembre 2016
Le straordinarie preghiere di Santa Faustina!
Incinta di 7 mesi e mezzo decide che non vuole più la bambina e la brucia, la reazione di Dio vi lascerà scioccati
Storia davvero forte con emozioni e valori che vanno ben oltre la vita umana, interventi divini chiari ed evidenti che cambiano per sempre la vita di molte persone come appunto "se non vuoi questo dono allora lo terrò io e lo donerò a chi lo merita"e cosi fu.
La bambina nacque viva con gran stupore dei medici e anche se queste cliniche erano attrezzate a tali eventualità (soffocamento del nascituro abortito con soluzione salina ma nato vivo)quella volta nessuno ebbe il coraggio di toccare la bambina di Dio. Gianna Jessen sopravvisse per 18 ore esposta a questa soluzione salina e nacque, ma purtroppo quello che le avevano fatto nel tentativo di ucciderla la lascerà segnata per sempre perché ha riportato una paralisi cerebrale parziale. Gianna comunque grazie a sua madre adottiva comincia una lenta riabilitazione contro tutto e tutti coloro che ritenevano inutili tali sforzi e piano piano è diventata una donna normalissima, anzi eletta visto che lei stessa si definisce la bambina di Dio. La madre biologica non sospettava minimamente il piano del Signore nei suoi confronti, perché oggi Gianna è un'attivista molto presente contro l'aborto e toccanti, molto toccanti sono state le parole che abbiamo estratto dal video che vi proponiamo qui sotto: "dove erano le femministe mentre mia madre tentava di uccidermi? Perché nessuna manifestazione fu messa su per me? non avevo anche io dei diritti?" Condividi l'articolo con più gente possibile aiutaci a far conoscere la forza di Dio a coloro che hanno perso la speranza. Grazie di aver letto l'articolo qui sotto puoi guardare il video del discorso di Gianna jessen.
La bambina nacque viva con gran stupore dei medici e anche se queste cliniche erano attrezzate a tali eventualità (soffocamento del nascituro abortito con soluzione salina ma nato vivo)quella volta nessuno ebbe il coraggio di toccare la bambina di Dio. Gianna Jessen sopravvisse per 18 ore esposta a questa soluzione salina e nacque, ma purtroppo quello che le avevano fatto nel tentativo di ucciderla la lascerà segnata per sempre perché ha riportato una paralisi cerebrale parziale. Gianna comunque grazie a sua madre adottiva comincia una lenta riabilitazione contro tutto e tutti coloro che ritenevano inutili tali sforzi e piano piano è diventata una donna normalissima, anzi eletta visto che lei stessa si definisce la bambina di Dio. La madre biologica non sospettava minimamente il piano del Signore nei suoi confronti, perché oggi Gianna è un'attivista molto presente contro l'aborto e toccanti, molto toccanti sono state le parole che abbiamo estratto dal video che vi proponiamo qui sotto: "dove erano le femministe mentre mia madre tentava di uccidermi? Perché nessuna manifestazione fu messa su per me? non avevo anche io dei diritti?" Condividi l'articolo con più gente possibile aiutaci a far conoscere la forza di Dio a coloro che hanno perso la speranza. Grazie di aver letto l'articolo qui sotto puoi guardare il video del discorso di Gianna jessen.
giovedì 24 novembre 2016
Un abbraccio che durerà per l'eternità, due gemellini che si scoprono per la prima volta nella loro nuova vita. La storia che ha commosso il web
Il 18 agosto venivano al mondo due gemellini, uno di nome Mason e uno di nome Hawk, entrambi figli dei coniugi Buchmeyer. Mason il primo ad
essere arrivato in questo mondo è nato sano mentre invece il fratellino aveva sviluppato duraante la gravidanza una malattia raririssima, un’ernia diaframmatica congenita. Il piccolo Hawk purtroppo non ha potuto seguire la madre e il fratellino a casa perché per via del suo stato i medici lo hanno trattenuto in ospedale. In quei momenti i coniugi Tommy e Brandy Buchmeyer aprirono una pagina Facebook chiedendo preghiere per il piccolo malato, le quali arrivarono a migliaia. Dopo undici giorni finalmente possono portare il gemellino sano dal fratellino malato in ospedale e la scena è stata da brividi ma vi lasciamo con le paroledella madre:
“Questa fotografia è stata scattata 11 giorni dopo la loro nascita. È stata la prima volta in cui si sono toccati, e quando Mason ha sentito Hawk ha tentato di allungare il braccio e ha fatto un gran sorriso! Pensiamo che sia il momento che tutti coloro che stanno tifando per il nostro piccolo vedano questa foto” Questo è quanto scrisse sulla pagina per tenere informati le migliaia di fan che li seguivano e che facevano il tifo per il piccolo Hawk. Quel martedì i genitori chiesero un impegno più imponente per le preghiere rivolte al piccolo, ma purtroppo dopo 24 ore diedero la triste notizia che Hawk era volato in cielo.
“I nostri cuori si sono rattristati questa mattina perché il nostro piccolo è stato richiamato da Gesù a casa. Se n’è andato in pace e sappiamo che non soffre più”. Questo è quanto scrissero il giorno dopo sulla pagina, rimane però quel momento, quel magico momento dove i due gemellini per la prima volta si toccarono nel nuovo mondo e si cercarono come se si fossero sempre conosciuti, rimane l'abbraccio di Mason, un abbraccio destinato a durare nell'eternità. Condividi questa storia toccante per far conoscere l'addio di Mason al piccolo Hawk.
“Questa fotografia è stata scattata 11 giorni dopo la loro nascita. È stata la prima volta in cui si sono toccati, e quando Mason ha sentito Hawk ha tentato di allungare il braccio e ha fatto un gran sorriso! Pensiamo che sia il momento che tutti coloro che stanno tifando per il nostro piccolo vedano questa foto” Questo è quanto scrisse sulla pagina per tenere informati le migliaia di fan che li seguivano e che facevano il tifo per il piccolo Hawk. Quel martedì i genitori chiesero un impegno più imponente per le preghiere rivolte al piccolo, ma purtroppo dopo 24 ore diedero la triste notizia che Hawk era volato in cielo.
“I nostri cuori si sono rattristati questa mattina perché il nostro piccolo è stato richiamato da Gesù a casa. Se n’è andato in pace e sappiamo che non soffre più”. Questo è quanto scrissero il giorno dopo sulla pagina, rimane però quel momento, quel magico momento dove i due gemellini per la prima volta si toccarono nel nuovo mondo e si cercarono come se si fossero sempre conosciuti, rimane l'abbraccio di Mason, un abbraccio destinato a durare nell'eternità. Condividi questa storia toccante per far conoscere l'addio di Mason al piccolo Hawk.
L'incredibile storia d'amore tra Katie e Dalton: morirà pur di prendersi cura di lui fino alla fine!
Una storia d'amore, in realtà, sembra che che l'amore non esista noscosto tra queste cattive notizie.
Parliamo della storia di Dalton e Katie, una giovane coppia che per il loro forte legame d'amore ha deciso di stare insieme nella cattiva sorte fino alla fine.
Tutto è cominciato quando a Dalton è stata diagnosticata la fibrosi cistica.
I medici dell'ospedale avvisano chiaramente Kate del fatto che non possa stare a contatto col marito per via della possibile trasmissione della malattia, ma lei non accetta e rimane accanto a Dalton per tenergli la mano,baciarlo e accarezzarlo.
Il suo coraggio gli è costato caro col contagio effettivamente avvenuto.
Il suo coraggio gli è costato caro col contagio effettivamente avvenuto.
Dalton è morto all'età di 25 anni all'ospedale di St. Louis Barnes-Jewish, mentre Kate combatte per la sua vita dopo un trapianto di polmone fallito.
La coppia inseparabile ha voluto incontrarsi per l'ultima volta dopo 5 anni dal loro matrimonio, ma entrambe erano troppo deboli.
"Preferirei essere felice cinque anni, invece che essere infelice il resto della mia vita".
Katie
non si pente di nulla: "Preferisco essere felice per cinque anni della
mia vita e morire piuttosto che avere una vita mediocre e vivere
per molti anni", ha detto il marito.
Dalton ha subito un trapiantodi polmone, nel novembre 2014, pultroppo è stato poi scoperto che aveva un linfoma.
Dopo aver terminato il trattamento di chemio per il cancro è stato ricoverato in ospedale con la polmonite e infezioni virali.
Soltanto un numero limitato di ospedali nel paese ha saputo affrontare il problema e l'unico che ha accettato è stato il Centro di Medicina dell'università di Pittsburgh.
Dalton in seguito, approfitta di Facebook per chiedere aiuto alle persone per sua moglie, perchè la sua assicurazione sanitaria non copre le spese.
Infine Katie ha subito un trapianto ma non è andato a buon fine e rimane in un ospedale del Kentucky sotto cure pagliative, aspettando di incontrarsi in cielo con l'amore della sua vita.
Infine Katie ha subito un trapianto ma non è andato a buon fine e rimane in un ospedale del Kentucky sotto cure pagliative, aspettando di incontrarsi in cielo con l'amore della sua vita.
Il mio angelo, il mio migliore amico, l'amore della mia vita, il mio marito è andato a stare con il Signore nostro Dio. Dalton ha combattuto una lunga battaglia dura contro la fibrosi cistica. Era un combattente coraggioso e "mollare" non era nel suo vocabolario. Grazie per tutto il vostro Amore, per le preghiere e parole gentili che hai mostrato a noi negli ultimi anni. Dio benedica ognuno di voi. Katie
Oggi ..... 17 settembre 2016 a 12:56 Dalton Lee si è unito a sua sorella, Samantha, e il nonno, Larry, in cielo. ora può stare tranquillo: ora mio figlio. Tu sei il mio vero eroe. ~~ Forever Love, mamma
Oggi ..... 17 settembre 2016 a 12:56 Dalton Lee si è unito a sua sorella, Samantha, e il nonno, Larry, in cielo. ora può stare tranquillo: ora mio figlio. Tu sei il mio vero eroe. ~~ Forever Love, mamma
Queste due bambine erano date per morte! ma quello che e' successo dopo ha dell'incredibile.......
Il 3 aprile 2012, alla 26° settimana di gestazione, nasce la piccola Luz Milagros Veròn, a Resistencia nell'ospedale di Perrando in Argentina.
La piccola purtroppo viene dichiarata morta fin dalla nascita, tutti i medici e ostetrici che la visitano infatti non trovano nessun segno di vita nella piccola Luz e sono costretti a dichiararne il decesso e trasportarla subito all'obitorio dell'ospedale.
Dopo 12 ore i genitori della piccola chiedono di poterla vedere per darle l'ultimo saluto, ma non sanno ancora cosa li aspetta.
Una volta aperto il cassetto refrigerato, con somma sorpresa dei due genitori, odono dei gemiti provenire da li dentro e miracolosamente si accorgono che la bambina è viva.
La bambina viene immediatamente soccorsa e visitata dai medici che in seguito ipotizzano che probabilmente la piccola, a causa della bassa temperatura, sia entrata in una specie di letargo.
Ecco un nuovo miracolo avvenuto.
I genitori hanno deciso infatti di cambiare il nome della piccola da Luciana Abigail a Luz Milagros, che tradotto vorrebbe dire "Luce del miracolo".
Il 20 Luglio 2012 il quotidiano inglese rende pubblica la storia di Alice, la cui giovane vita era destinata a spegnersi a causa di una meningite.
Alla tenera età di soli 14 mesi la piccola Alice si ammala, i genitori controllandola notano il forte calore e la presenza di macchie sullo stomaco.
Decidono cosi' di portarla all'ospedale, dove in effetti gli viene diagnosticata la meningite.
In seguito la piccola Alice viene dichiarata clinicamente morta dai medici che non hanno potuto fare più niente per salvarla, a parte collegarla ad una macchina dell'ospedale.
I genitori decidono cosi'di fargli staccare la spina e di darle un ultimo saluto.
Anche in questo caso succede qualcosa di inspiegabile, la mamma la prende in braccio e gli da l'ultimo bacio sulla fronte, che in seguito verrà soprannominato "Il bacio della vita"e la consegna nelle mani dei medici per donare i suoi organi nella speranza di poter aiutare qualche bambino più fortunato.
Ma una volta in sala operatoria i medici notano che Alice respira senza il bisogno di macchinari e osservano che i parametri vitali hanno ripreso il loro giusto corso.
Ecco un altro splendido miracolo.
ATTENZIONE!!! Donna abortisce a 11 settimane e mette in guardia il web dal pericolo
Tiffany Burns mette in guardia il mondo dal pericolo. La donna racconta quanto le è accaduto raggiungendo moltissime persone a livello mondiale
e sensibilizzando le donne che si trovano nella stessa situazione alla quale lei ha dovuto far fronte.Tiffany e il marito come ogni coppia al primo figlio amorevolmente giravano per negozi in cerca di oggetti per il piccolo, sfogliavano cataloghi di vestitini, cercavano insieme un nome che racchiudesse in una parola tutto l'amore che provavano per quella creaturina scegliendo alla fine Ezekiel. Si perche era tutto pronto e i loro cuori erano pieni d'amore e vogliosi di ricevere il piccolo. Ma quello che tiffany non sapeva era che ha 11 settimane la gravidanza si complicò seriamente fino ad avere un aborto spontaneo. Volle comunque vedere il piccolo e quando lo vide rimase per qualche ora sotto shock lasciando solo queste dichiarazioni ore dopo aver tenuto in braccio il piccolo:
“È la mia mano, quella che regge il mio dolce bimbo Ezekiel. Io l’ho portato al mondo. Il suo cuore smise di battere a 11 settimane e due giorni. Prima batteva, che dolce suono. Aveva vita. Non era soltanto un grumo di cellule. Era formato. Perfettamente. Vedetene i dettagli. Le sue tenere dita, i suoi piedini. Mi sento benedetta di essere sua madre. Ha vissuto per mostrare ad altri la vita. Per favore, sentitevi liberi di condividere la sua vita con altre persone. Lui è il mio tenero, piccolo missionario”. Adesso la storia di Tiffany fa il giro del web mettendo in guardia coloro che decidono di sopprimere una sul presupposto che non sia altro che un grumulo di cellule e niente altro. Ad oggi la donna a salvato oltre 100000 vite dissuadendo molte ragazze dall'evitare la pratica dell'aborto, ragazze che con moltissime lettere la ringraziano ogni volta che stringono al petto i loro piccoli. Condividi l'articolo con più persone possibili aiutaci a raccontare la storia di Tiffany Burns e a salvare più vite possibili. Grazie di aver letto.
“È la mia mano, quella che regge il mio dolce bimbo Ezekiel. Io l’ho portato al mondo. Il suo cuore smise di battere a 11 settimane e due giorni. Prima batteva, che dolce suono. Aveva vita. Non era soltanto un grumo di cellule. Era formato. Perfettamente. Vedetene i dettagli. Le sue tenere dita, i suoi piedini. Mi sento benedetta di essere sua madre. Ha vissuto per mostrare ad altri la vita. Per favore, sentitevi liberi di condividere la sua vita con altre persone. Lui è il mio tenero, piccolo missionario”. Adesso la storia di Tiffany fa il giro del web mettendo in guardia coloro che decidono di sopprimere una sul presupposto che non sia altro che un grumulo di cellule e niente altro. Ad oggi la donna a salvato oltre 100000 vite dissuadendo molte ragazze dall'evitare la pratica dell'aborto, ragazze che con moltissime lettere la ringraziano ogni volta che stringono al petto i loro piccoli. Condividi l'articolo con più persone possibili aiutaci a raccontare la storia di Tiffany Burns e a salvare più vite possibili. Grazie di aver letto.
Morto per ben 3 volte bambino di 8 anni ha afferrato la mano di Gesù, tornando fra i vivi ad assolvere il compito che Dio gli ha dato.
Julie Kemp la madre del piccolo Landon non ha mai dimenticato il momento dello schianto, l'odore di benzina, liquidi e bruciature dove perse la vita suo marito e dove il figlio era finito in coma il quale per ben 3 volte
era stato dichiarato clinicamente morto. Già perché il piccolo Landon a soli 8 anni ha subito un coma farmacologico in seguito a quel terribile incidente e per tre volte ha visto il suo cuoricino fermarsi e le linee dell'elettroencefalogramma piatte. I medici del Carolina’s Medical Center (North Carolina, Stati Uniti) ancora oggi non credono a ciò che hanno visto con i loro occhi perché sostengano non sia una cosa possibile e vada oltre ogni conoscenza scientifica, infatti il coma farmacologico era stato indotto per non far sentir dolore al piccolo viste le gravissime lesioni che aveva riportato in seguito a quella terribile notte.
Dall'altro la madre felicissima nel vedere che dopo 2 settimane Landon era finalmente dichiarato fuori pericolo e vigile non sapeva come fargli arrivare la notizia della morte del padre. Cosi facendosi coraggio diede al figlio la terribile notizia e la risposta di Landon la lascio letteralmente sconvolta. “Sì, so dov’è. L’ho visto in cielo” disse il piccolo alla madre "è in compagnia dei 2 fratelli defunti tempo fa e di quel suo amico morto un mese fa, li ho visti e stanno bene". Aggiunse anche che Gesù lo aveva incaricato di raccontare la storia, storia che risale al 1997 e anche se oggi Landon è un uomo adulto padrone della sua vita non è venuto meno all'impegno preso con Dio e continua a raccontare la sua storia, continua a dichiararsi <seguace di Gesù>.
Dall'altro la madre felicissima nel vedere che dopo 2 settimane Landon era finalmente dichiarato fuori pericolo e vigile non sapeva come fargli arrivare la notizia della morte del padre. Cosi facendosi coraggio diede al figlio la terribile notizia e la risposta di Landon la lascio letteralmente sconvolta. “Sì, so dov’è. L’ho visto in cielo” disse il piccolo alla madre "è in compagnia dei 2 fratelli defunti tempo fa e di quel suo amico morto un mese fa, li ho visti e stanno bene". Aggiunse anche che Gesù lo aveva incaricato di raccontare la storia, storia che risale al 1997 e anche se oggi Landon è un uomo adulto padrone della sua vita non è venuto meno all'impegno preso con Dio e continua a raccontare la sua storia, continua a dichiararsi <seguace di Gesù>.
mercoledì 23 novembre 2016
Il segreto per raggiungere la felicità secondo Papa Francesco!
Anche se preoccupato per le guerre nel mondo, Papa Francesco non trascura l'importanza per la famiglia, e i rapporti personali e con la società.
Egli mette in guardia contro il pericolo portato dalle nuove tecnologie e invita a rafforzare i legami famigliari e sottolinea il fatto che ogni persona deve essere impegnata nella questione della pace nel mondo.
Il Papa ha ricevuto la rivista Vivere nella residenza di Santa Marta e nella riunione di 77 minuti, di cui la possibilità di vincere il premio Nobel per la pace, ha parlato di arte, ha fatto riferimento ai vari conflitti che affliggono il mondo.
Preoccupato per la guerra e i continui drammi dell'immigrazione, Francesco non ha mancato di sottolineare anche l'importanza di conseguire la felicità nella vita per raggiungere una vita piena. Alla domanda del giornalista Paolo Calvo, ha lasciato dieci suggerimenti per raggiungere la felicità e il benessere interiore.
1) Vivi e lascia vivere: vai avanti e permetti alle persone di andare avanti, hai vissuto e lascia vivere anche gli altri, questo e il primo passo per la felicità.
2) Donarsi agli altri: bisogna dedicarsi agli altri come fece Gesù e non chiudersi in se stessi rischiando di marcire dentro.
3)Procedi con calma: Francesco ci suggerisce di rallentare la nostra vita, di muoverci con più calma, serenità e saggezza e smetterla di correre a più non posso nella nostra frenetica vita.
4)Giocare con i bambini: Il consumismo ci ha portato l'ansia di perdere del tempo nel tempo libero anche solo leggendo o andando a vedere dei musei.
Bisogna imparare a ritagliarsi dei piccoli spazi di tempo libero dove poter appunto leggere un libro, e giocare coi propi figli.
5)Condividi la Domenica con la famiglia: "L'altro giorno, a Campobasso, sono andato a un incontro tra il mondo dell'università e del mondo del lavoro, il tutto sostenendo che la Domenica non dovrebbe essere lavorativa.
La Domenica è per la famiglia."
6)Aiutare i giovani a trovare lavoro: "Bisogna essere creativi con questa crisi.
I giovani si scoraggiati dal fatto di non trovare lavoro, tendono a sfogarsi avvicinandosi anche alle droghe.
E sono molto elevati i tassi di suicidio tra i giovani disoccupati.
Dobbiamo trovare noi un modo per aiutare i giovani a trovare lavoro.
7)Prendersi cura della natura: Dobbiamo prenderci noi cura della nostra bella natura e ora di finirla di abusare delle sue meraviglie, bisogna preservarla.
8)Dimenticare le negatività: "La necessità di sparlare degli altri indica bassa autostima, bisogna guardare cosa facciamo bene noi stessi inanzitutto e non guardare e giudicare l'operato degli altri.
9)Rispettare chi la pensa diversamente: Confrontarsi con altri punti di vista, religiosi o di pensiero, non significherà tentare a qualsiasi costo una conversione di chi non la pensa come noi, bisogna rispettare la diversa visione di pensiero degli altri.
10)Cerca la pace attivamente:"Viviamo in un momento di grande guerra.
La guerra Distrugge tutto.
La pace bisognerebbe cercarla sempre, non basta averla a casa propria.
La pace a volte dà l'idea di immobilità, ma non è mai tranquilla è sempre una pace attiva ".
Egli mette in guardia contro il pericolo portato dalle nuove tecnologie e invita a rafforzare i legami famigliari e sottolinea il fatto che ogni persona deve essere impegnata nella questione della pace nel mondo.
Il Papa ha ricevuto la rivista Vivere nella residenza di Santa Marta e nella riunione di 77 minuti, di cui la possibilità di vincere il premio Nobel per la pace, ha parlato di arte, ha fatto riferimento ai vari conflitti che affliggono il mondo.
Preoccupato per la guerra e i continui drammi dell'immigrazione, Francesco non ha mancato di sottolineare anche l'importanza di conseguire la felicità nella vita per raggiungere una vita piena. Alla domanda del giornalista Paolo Calvo, ha lasciato dieci suggerimenti per raggiungere la felicità e il benessere interiore.
1) Vivi e lascia vivere: vai avanti e permetti alle persone di andare avanti, hai vissuto e lascia vivere anche gli altri, questo e il primo passo per la felicità.
2) Donarsi agli altri: bisogna dedicarsi agli altri come fece Gesù e non chiudersi in se stessi rischiando di marcire dentro.
3)Procedi con calma: Francesco ci suggerisce di rallentare la nostra vita, di muoverci con più calma, serenità e saggezza e smetterla di correre a più non posso nella nostra frenetica vita.
4)Giocare con i bambini: Il consumismo ci ha portato l'ansia di perdere del tempo nel tempo libero anche solo leggendo o andando a vedere dei musei.
Bisogna imparare a ritagliarsi dei piccoli spazi di tempo libero dove poter appunto leggere un libro, e giocare coi propi figli.
5)Condividi la Domenica con la famiglia: "L'altro giorno, a Campobasso, sono andato a un incontro tra il mondo dell'università e del mondo del lavoro, il tutto sostenendo che la Domenica non dovrebbe essere lavorativa.
La Domenica è per la famiglia."
6)Aiutare i giovani a trovare lavoro: "Bisogna essere creativi con questa crisi.
I giovani si scoraggiati dal fatto di non trovare lavoro, tendono a sfogarsi avvicinandosi anche alle droghe.
E sono molto elevati i tassi di suicidio tra i giovani disoccupati.
Dobbiamo trovare noi un modo per aiutare i giovani a trovare lavoro.
7)Prendersi cura della natura: Dobbiamo prenderci noi cura della nostra bella natura e ora di finirla di abusare delle sue meraviglie, bisogna preservarla.
8)Dimenticare le negatività: "La necessità di sparlare degli altri indica bassa autostima, bisogna guardare cosa facciamo bene noi stessi inanzitutto e non guardare e giudicare l'operato degli altri.
9)Rispettare chi la pensa diversamente: Confrontarsi con altri punti di vista, religiosi o di pensiero, non significherà tentare a qualsiasi costo una conversione di chi non la pensa come noi, bisogna rispettare la diversa visione di pensiero degli altri.
10)Cerca la pace attivamente:"Viviamo in un momento di grande guerra.
La guerra Distrugge tutto.
La pace bisognerebbe cercarla sempre, non basta averla a casa propria.
La pace a volte dà l'idea di immobilità, ma non è mai tranquilla è sempre una pace attiva ".
La Santa in difesa delle donne! Maria Goretti!
Maria è nata il 16 ottobre 1890 a Corinaldo, provincia di Ancona, Italia.
Figlia di Luigi Goretti e Assunta Carlini, terza dei sette figli di una famiglia povera di beni terreni, ma ricca di fede e virtù coltivate attraverso la preghiera comune, il rosario tutti i giorni e la Domenica la Messa e la Santa Comunione.
Il giorno dopo la sua nascita fu battezzato e consacrato alla Vergine. Alle sei riceverà il sacramento della Cresima.
Dopo la nascita del suo quarto figlio, Luigi Goretti, dalla grave crisi economica stava attraversando, ha deciso di emigrare con la sua famiglia alle grandi pianure ancora malsano in quel momento campagna romana.
Si stabilì a Ferriere di Conca, mettendo al servizio del Conte Mazzoleni è qui che Maria mostra chiaramente una intelligenza e maturità precoce, dove non c'era nessun accenno di capriccio, né la disobbedienza, né menzogna.
E 'davvero l'angelo della famiglia.
Dopo un anno di lavoro faticoso, Luigi contrae la malaria, che lo porta a morte dopo aver sofferto per una decina di giorni.
Come risultato della morte di Luigi, Assunta doveva lavorare nella casa dei fratelli maggiori.
Maria spesso piange la morte del padre e coglie ogni occasione per inginocchiarsi davanti alla sua tomba per pregare Dio.
Oltre al lavoro di prendersi cura dei fratelli più piccoli, Maria stava pregando e frequentando i corsi di catechismo.
Si portava arrotolato sempre intorno al polso, il rosario che fu di grande conforto per lei.
Proprio come la contemplazione del Crocifisso, che è stato per Maria una fonte dove si nutre di un intenso amore per Dio ed un profondo orrore per il peccato.
Maria, sin da molto giovane desiderava ricevere la Santa Eucaristia, che ricevette il 29 maggio del 1902.
Entrando al servizio del Conte Mazzoleni, Luigi Goretti si era associato con Giovanni Serenelli e suo figlio Alessandro. Le due famiglie vivono in appartamenti separati, ma la cucina è comune.
Dopo la morte di Luigi, Assunta ei suoi figli erano caduti sotto il giogo dispotico del Serenelli, Maria, che ha capito la situazione, si sforza di sostenere sua madre: mamma, non abbiate paura, ce la faremo, il Signore ci concederà la salute, la provvidenza ci aiuterà, lotteremo e continueremo a combattere!.
Dal momento della morte del marito, Assunta era sempre a lavorare e nemmeno avere il tempo di prendersi cura della casa, o per l'istruzione religiosa dei bambini.
Maria si occupa di tutto, per quanto possibile.
Durante i pasti, non si siede al tavolo fino a che non ha servito tutti e mangia gli avanzi.
Il suo servilismo si estende anche al Serenelli.
Nel frattempo, Giovanni, la cui moglie era morta in un ospedale psichiatrico di Ancona, non si preoccupava affatto di suo figlio Alessandro, robusto giovane di diciannove anni, rude e vizioso, che aveva tappezzato la sua stanza con immagini oscene e si dedicava alla lettura di libri indecenti.
Sul letto di morte, Luigi Goretti aveva intuito il pericolo che l'azienda Serenelli rappresentava per i suoi figli e aveva ripetuto all'infinito a sua moglie: Assunta, torna a Corinaldo! Purtroppo Assunta era in debito con i Serenelli a causa dell'affitto non pagato..
Maria entrando per forza in contatto con la famiglia Serenelli, comincia a subire le lusinghe di Alessandro, anche se all'inizio innocentemente Maria non capisce.
Più avanti nel tempo, Maria comincia a capire le attenzioni e minaccie sottili del ragazzo e tenta di evitarlo e difendersi
Implora la madre di non lasciarla sola a casa, ma non ha il coraggio di spiegarle le vere motivazioni della sua paura.
Infatti Alessandro la minaccia dicendo che: Se dici qualcosa a tua madre ti ammazzo!.
La loro unica possibilità era la preghiera.
Il giorno prima della sua morte, Maria ancora una volta chiese a sua madre piangendo di non lasciarla sola, ma la madre credendo fosse solo un capriccio, non le da ascolto.
Il 5 luglio, verso le tre del pomeriggio, Alessandro vedendo che Maria era sola in casa, la attira in una stanza e sbarrando la porta le salta addosso tentando di strapparle i vestiti, Maria grida e cerca di ribellarsi, ma Alessandro estrae un coltello e la minaccia ancora, Maria grida ancora più forte e allora Alessandro gli sferra 14 coltellate.
Dopo la violenta colluttazione Alessandro se ne va in camera sua mentre Maria si alza ancora e va dal Sig. Serenelli esclamandogli: Guarda Giovanni tuo figlio mi ha ucciso.
La profezia di Santa Maria di preferire la morte piuttosto che cedere al peccato si avverò.
Santa Maria fu portata in ospedale, dove si racconta ebbe la visione celeste della Madonna e in punto di morte perdonò più volte il suo aggressore. Pronunciando le ultime parole per la sua cara famiglia, spirò il 6 luglio 1902.
Figlia di Luigi Goretti e Assunta Carlini, terza dei sette figli di una famiglia povera di beni terreni, ma ricca di fede e virtù coltivate attraverso la preghiera comune, il rosario tutti i giorni e la Domenica la Messa e la Santa Comunione.
Il giorno dopo la sua nascita fu battezzato e consacrato alla Vergine. Alle sei riceverà il sacramento della Cresima.
Dopo la nascita del suo quarto figlio, Luigi Goretti, dalla grave crisi economica stava attraversando, ha deciso di emigrare con la sua famiglia alle grandi pianure ancora malsano in quel momento campagna romana.
Si stabilì a Ferriere di Conca, mettendo al servizio del Conte Mazzoleni è qui che Maria mostra chiaramente una intelligenza e maturità precoce, dove non c'era nessun accenno di capriccio, né la disobbedienza, né menzogna.
E 'davvero l'angelo della famiglia.
Dopo un anno di lavoro faticoso, Luigi contrae la malaria, che lo porta a morte dopo aver sofferto per una decina di giorni.
Come risultato della morte di Luigi, Assunta doveva lavorare nella casa dei fratelli maggiori.
Maria spesso piange la morte del padre e coglie ogni occasione per inginocchiarsi davanti alla sua tomba per pregare Dio.
Oltre al lavoro di prendersi cura dei fratelli più piccoli, Maria stava pregando e frequentando i corsi di catechismo.
Si portava arrotolato sempre intorno al polso, il rosario che fu di grande conforto per lei.
Proprio come la contemplazione del Crocifisso, che è stato per Maria una fonte dove si nutre di un intenso amore per Dio ed un profondo orrore per il peccato.
Maria, sin da molto giovane desiderava ricevere la Santa Eucaristia, che ricevette il 29 maggio del 1902.
Entrando al servizio del Conte Mazzoleni, Luigi Goretti si era associato con Giovanni Serenelli e suo figlio Alessandro. Le due famiglie vivono in appartamenti separati, ma la cucina è comune.
Dopo la morte di Luigi, Assunta ei suoi figli erano caduti sotto il giogo dispotico del Serenelli, Maria, che ha capito la situazione, si sforza di sostenere sua madre: mamma, non abbiate paura, ce la faremo, il Signore ci concederà la salute, la provvidenza ci aiuterà, lotteremo e continueremo a combattere!.
Dal momento della morte del marito, Assunta era sempre a lavorare e nemmeno avere il tempo di prendersi cura della casa, o per l'istruzione religiosa dei bambini.
Maria si occupa di tutto, per quanto possibile.
Durante i pasti, non si siede al tavolo fino a che non ha servito tutti e mangia gli avanzi.
Il suo servilismo si estende anche al Serenelli.
Nel frattempo, Giovanni, la cui moglie era morta in un ospedale psichiatrico di Ancona, non si preoccupava affatto di suo figlio Alessandro, robusto giovane di diciannove anni, rude e vizioso, che aveva tappezzato la sua stanza con immagini oscene e si dedicava alla lettura di libri indecenti.
Sul letto di morte, Luigi Goretti aveva intuito il pericolo che l'azienda Serenelli rappresentava per i suoi figli e aveva ripetuto all'infinito a sua moglie: Assunta, torna a Corinaldo! Purtroppo Assunta era in debito con i Serenelli a causa dell'affitto non pagato..
Maria entrando per forza in contatto con la famiglia Serenelli, comincia a subire le lusinghe di Alessandro, anche se all'inizio innocentemente Maria non capisce.
Più avanti nel tempo, Maria comincia a capire le attenzioni e minaccie sottili del ragazzo e tenta di evitarlo e difendersi
Implora la madre di non lasciarla sola a casa, ma non ha il coraggio di spiegarle le vere motivazioni della sua paura.
Infatti Alessandro la minaccia dicendo che: Se dici qualcosa a tua madre ti ammazzo!.
La loro unica possibilità era la preghiera.
Il giorno prima della sua morte, Maria ancora una volta chiese a sua madre piangendo di non lasciarla sola, ma la madre credendo fosse solo un capriccio, non le da ascolto.
Il 5 luglio, verso le tre del pomeriggio, Alessandro vedendo che Maria era sola in casa, la attira in una stanza e sbarrando la porta le salta addosso tentando di strapparle i vestiti, Maria grida e cerca di ribellarsi, ma Alessandro estrae un coltello e la minaccia ancora, Maria grida ancora più forte e allora Alessandro gli sferra 14 coltellate.
Dopo la violenta colluttazione Alessandro se ne va in camera sua mentre Maria si alza ancora e va dal Sig. Serenelli esclamandogli: Guarda Giovanni tuo figlio mi ha ucciso.
La profezia di Santa Maria di preferire la morte piuttosto che cedere al peccato si avverò.
Santa Maria fu portata in ospedale, dove si racconta ebbe la visione celeste della Madonna e in punto di morte perdonò più volte il suo aggressore. Pronunciando le ultime parole per la sua cara famiglia, spirò il 6 luglio 1902.
Neonata accoltellata quattordici volte, viene seppellita a faccia in giù. Nostra Signora intercede in un modo che lascerà tutti a bocca aperta...
La piccola Aidin a poche ore dalla sua nascita non poteva certo immaginare ciò che il mondo gli aveva preparato. infatti dopo aver ricevuto ben 14 coltellate su viso, addome e torace è stata sepolta a faccia in giù.
Solo un piedino spuntava dal terreno e solo dei flebili suoni raggiungevano i pochi metri quadri vicini al posto dove era stata sepolta. Ma anche quando tutto sembra perduto il disegno divino resta comunque già scritto e nessun umano può cambiarne il corso. Infatti casualmente un contadino che solitamente lavorava la terra a qualche centinaio di metri dal luogo dove era sepolta Aidin quel giorno si trovava invece in prossimità del luogo e udi i debolissimi vagiti che la neonata da sottoterra emetteva.
Fu allora che vedendo il piedino fuori dal terreno pensò subito che qualche anima nera avesse seppellito vivo un animale ma quando si accorse che era il piede di un bambino fu preso dal panico non sapendo come comportarsi, l'istinto però prese il sopravvento e la disseppellì, portandola alla struttura sanitaria più vicina. La bambina fu salvata anche se i medici furono molto vaghi nel constatare il motivo esatto di tale guarigione dissero solo: "La terra compressa contro il corpicino ne ha impedito il dissanguamento". Le indagini poi grazie alle impronte lasciate sul terreno hanno permesso agli investigatori di risalire alla madre una quarantaduenne della Thailandia paese fra le altre cose dove l'aborto è illegale. Come una madre abbia potuto compiere tale gesto, come una famiglia amorevole proprio in quel momento si sia fatta avanti per adottarla e come un contadino che ogni giorno lavorava distante dal luogo dell'accaduto sono misteri e casualità che ognuno può interpretare come vuole, d'altra parte il Signore ci ha concesso il libero arbitrio. Ma per noi la cosa è più che semplice da spiegare, perché basta avere fede per capire che gli eventi, sono sempre parte di un disegno divino. Condividi questa storia con chi puoi, come coloro che l'hanno vissuta l'hanno condivisa con noi.
Fu allora che vedendo il piedino fuori dal terreno pensò subito che qualche anima nera avesse seppellito vivo un animale ma quando si accorse che era il piede di un bambino fu preso dal panico non sapendo come comportarsi, l'istinto però prese il sopravvento e la disseppellì, portandola alla struttura sanitaria più vicina. La bambina fu salvata anche se i medici furono molto vaghi nel constatare il motivo esatto di tale guarigione dissero solo: "La terra compressa contro il corpicino ne ha impedito il dissanguamento". Le indagini poi grazie alle impronte lasciate sul terreno hanno permesso agli investigatori di risalire alla madre una quarantaduenne della Thailandia paese fra le altre cose dove l'aborto è illegale. Come una madre abbia potuto compiere tale gesto, come una famiglia amorevole proprio in quel momento si sia fatta avanti per adottarla e come un contadino che ogni giorno lavorava distante dal luogo dell'accaduto sono misteri e casualità che ognuno può interpretare come vuole, d'altra parte il Signore ci ha concesso il libero arbitrio. Ma per noi la cosa è più che semplice da spiegare, perché basta avere fede per capire che gli eventi, sono sempre parte di un disegno divino. Condividi questa storia con chi puoi, come coloro che l'hanno vissuta l'hanno condivisa con noi.
Miracolo direttamente da Dio: "solo Dio prende Solo Dio dà".
Grace Slattery, donna irlandese di 32 anni non capiva perché la vita continuasse ad accanirsi su di lei con tale ferocia. La donna che già per ben quattro volte aveva portato a termine la gravidanza vedeva ogni volta strappare
dalle sue mani la vita dei piccoli che aveva portato con tanto amore in grembo e anche se molto credente a volte dubitava persino di se stessa e non bastavano le attenzioni amorose del marito e dei familiari a ricucire ferite profonde come quelle che ogni volta la vita le infliggeva dilaniandole animo e corpo.
Ormai sull'orlo della pazzia aveva quasi deciso di smettere di provarci e non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di sottoporsi a trattamenti medici. Un giorno come un altro tornando a casa controllo le analisi che per tutto il tragitto non aveva voluto guardare per la paura dell'ennesima delusione, poi facendosi forza aprì la cartella e scopri di aspettare ben 4 gemelli. Esplodendo dalla gioi ma allo stesso tempo dalla paura non sapeva se e come dirlo al marito, cosi penso bene di nascondere l'ecografia nel cassetto della biancheria di James il quale il mattino seguente la trovò. Furono attimi indescrivibili perché il marito senza paura alcuna la abbraccio forte e le disse: <<Dio ci ha fatto un dono e non devi aver paura perché lui è con noi>>. Cosi Grace ha portato avanti la gravidanza e oggi è finalmente madre di 4 splendidi gemelli, quattro come i bimbi persi in precedenza, ciò che le era stato tolto per anni, le era stato restituito con una sola volta. Grace oggi mamma felice ha rilasciato queste parole: “Proprio quando avevamo deciso di non passare più per tutto questo abbiamo ricevuto la notizia più bella della nostra vita!”
“Incoraggio tutte le donne che vogliono avere figli a continuare a provarci”
una storia di fede stupenda, anche quando pensava di essere sola non ha mai smesso di credere nella potenza di Dio e caparbiamente ha riavuto tutto ciò che la vita le aveva tolto, tutto ciò che desiderava. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Ormai sull'orlo della pazzia aveva quasi deciso di smettere di provarci e non ha mai preso in considerazione l'ipotesi di sottoporsi a trattamenti medici. Un giorno come un altro tornando a casa controllo le analisi che per tutto il tragitto non aveva voluto guardare per la paura dell'ennesima delusione, poi facendosi forza aprì la cartella e scopri di aspettare ben 4 gemelli. Esplodendo dalla gioi ma allo stesso tempo dalla paura non sapeva se e come dirlo al marito, cosi penso bene di nascondere l'ecografia nel cassetto della biancheria di James il quale il mattino seguente la trovò. Furono attimi indescrivibili perché il marito senza paura alcuna la abbraccio forte e le disse: <<Dio ci ha fatto un dono e non devi aver paura perché lui è con noi>>. Cosi Grace ha portato avanti la gravidanza e oggi è finalmente madre di 4 splendidi gemelli, quattro come i bimbi persi in precedenza, ciò che le era stato tolto per anni, le era stato restituito con una sola volta. Grace oggi mamma felice ha rilasciato queste parole: “Proprio quando avevamo deciso di non passare più per tutto questo abbiamo ricevuto la notizia più bella della nostra vita!”
“Incoraggio tutte le donne che vogliono avere figli a continuare a provarci”
una storia di fede stupenda, anche quando pensava di essere sola non ha mai smesso di credere nella potenza di Dio e caparbiamente ha riavuto tutto ciò che la vita le aveva tolto, tutto ciò che desiderava. Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10 Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
"L'ho fatto perché il cuore me l'ha suggerito...certo un finale del genere non l'avrei mi immaginato! La fede mi ha sempre aiutata...
Melina Salazar lavorava come cameriera nel ristorante Luby di Brownsville (Texas, Stati Uniti),
persona molto educata e gentile con un sorriso stampato sulle labbra tutto il giorno. Melina era l'unica fra le varie cameriere che serviva un particolare cliente, Walter Buck, 89 anni, reduce dalla seconda guerra mondiale. Un uomo burbero, intrattabile e a volte la sua scortesia nei confronti del prossimo oltrepassava i limiti della decenza, sembrava che il suo divertimento preferito appunto fosse quello di trattare male le persone. Era un cliente fisso del Luby di Brownsville , il ristorante dove Melina lavorava.
La cameriera era l'unica che ancora serviva il veterano nonostante le sue colleghe avessero esplicitamente chiesto al proprietario del locale di non far entrare più l'uomo nel ristorante, Melina aveva insistito e con sorriso e dolcissima pazienza disse: "lo servirò io non preoccupatevi, non possiamo sapere cosa si celi dietro quell'atteggiamento incivile, ma sappiamo che ogni persona ha diritto a esser trattato con gentilezza". Una mattina per la prima volta Melina nota l'assenza del veterano nel posto in cui di solito consumava e anche se al momento non diede peso alla cosa nei giorni a venire la sua preoccupazione saliva sempre più e anche se non conosceva il nome del cliente era decisa a scoprire dove fosse. Inizio una ricerca che diede i suoi frutti in meno di 2 giorni, ma purtroppo il nome e cognome che aveva scoperto era presente nel necrologico del giornale locale cosi affranta quel giorno tornò a casa prendendosi una giornata di permesso.
Fu quando tornò a casa che trova una sorpresa, una lettera spedita dal notaio di Walter Buck la informava che era la beneficiaria dell'eredità lasciatagli dal veterano cioè 48000 dollari e la sua auto. La storia ha camminato molto e ai microfoni ha sempre ripetuto che essere gentili è un dovere poiché non sappiamo mai cosa una persona stia passando o abbia passato nella sua vita un sorriso è l'unico gesto di bontà che puoi fare ad un cliente e non costa niente donarlo.
La ricompensa magari non sarà sempre in denaro come nel suo caso ma testimoniare l'amore a volte vale molto di più.
persona molto educata e gentile con un sorriso stampato sulle labbra tutto il giorno. Melina era l'unica fra le varie cameriere che serviva un particolare cliente, Walter Buck, 89 anni, reduce dalla seconda guerra mondiale. Un uomo burbero, intrattabile e a volte la sua scortesia nei confronti del prossimo oltrepassava i limiti della decenza, sembrava che il suo divertimento preferito appunto fosse quello di trattare male le persone. Era un cliente fisso del Luby di Brownsville , il ristorante dove Melina lavorava.
La cameriera era l'unica che ancora serviva il veterano nonostante le sue colleghe avessero esplicitamente chiesto al proprietario del locale di non far entrare più l'uomo nel ristorante, Melina aveva insistito e con sorriso e dolcissima pazienza disse: "lo servirò io non preoccupatevi, non possiamo sapere cosa si celi dietro quell'atteggiamento incivile, ma sappiamo che ogni persona ha diritto a esser trattato con gentilezza". Una mattina per la prima volta Melina nota l'assenza del veterano nel posto in cui di solito consumava e anche se al momento non diede peso alla cosa nei giorni a venire la sua preoccupazione saliva sempre più e anche se non conosceva il nome del cliente era decisa a scoprire dove fosse. Inizio una ricerca che diede i suoi frutti in meno di 2 giorni, ma purtroppo il nome e cognome che aveva scoperto era presente nel necrologico del giornale locale cosi affranta quel giorno tornò a casa prendendosi una giornata di permesso.
Fu quando tornò a casa che trova una sorpresa, una lettera spedita dal notaio di Walter Buck la informava che era la beneficiaria dell'eredità lasciatagli dal veterano cioè 48000 dollari e la sua auto. La storia ha camminato molto e ai microfoni ha sempre ripetuto che essere gentili è un dovere poiché non sappiamo mai cosa una persona stia passando o abbia passato nella sua vita un sorriso è l'unico gesto di bontà che puoi fare ad un cliente e non costa niente donarlo.
La ricompensa magari non sarà sempre in denaro come nel suo caso ma testimoniare l'amore a volte vale molto di più.
martedì 22 novembre 2016
Violentata in maniera atroce, bruciata viva il Miracolo di April Sykes che oggi diventa mamma.
April Sykes non poteva certo immaginare cosa potesse significare per le quella notte, quella semplice uscita con amici. Che oggi sia con noi è senza ombra di dubbio un miracolo. Siamo a Paris del Tennessee (Daily Mirror, 16 novembre).
Quella maledetta sera April e Brendon salirono in auto con Virgil Samuels che d'improvviso fermò l'auto e aggredi i 2 ignari del perché stesse succedendo proprio a loro questa cosa. Virgil si avvento con furia omicida su Brendon sopraffandolo e mettendolo dentro al bagagliaglio, poisi dedica ad April
violentandola ripetutamente fin quando vede che Brando è riuscito a
fuggire dal baule posteriore dell'auto.
Quella visione cambia tutti i suoi piani e preso da una furia incontrollabile Virgil cosparege la povera April di benzina appiccando poi le fiamme con un accendino e si invola all'inseguimento di Brandon. Ma dio non poteva permettere che questo fosse l'epilogo di questa follia e comincioa piovere a dirotto spegnendo le fiamme e April che era priva di sensi e ustionata per il 64% del corpo fu salvata da un passante. Purtroppo per poterla salvare i medici hanno immediatamente amputato la mano destra ed effettuato una delicatissima operazione sul braccio sinistro. April per reagire a questo destino avverso non ha atteso la condanna del suo aggressore (condannato a 35 anni di carcere) ma aveva già cominciato a rifarsi una vita trovando un uomo che la ama oltre ogni cosa Chris che oggi è suo marito con il quale ha dato alla luce il suo primo figlio. Oggi April è una donna come molte altre anche se le cicatrici, quelle fuori e quelle dentro non scompariranno mai ha dichiarato:
«Ho un modo tutto mio per spostare mio figlio. Mi sono adattata perché ovviamente le mie capacità sono limitate – spiega la donna – ma ho imparato che la vita di una persona non è definita da quello che gli è accaduto. E alla fine io ho scelto la vita, e voglio viverla».
Quella visione cambia tutti i suoi piani e preso da una furia incontrollabile Virgil cosparege la povera April di benzina appiccando poi le fiamme con un accendino e si invola all'inseguimento di Brandon. Ma dio non poteva permettere che questo fosse l'epilogo di questa follia e comincioa piovere a dirotto spegnendo le fiamme e April che era priva di sensi e ustionata per il 64% del corpo fu salvata da un passante. Purtroppo per poterla salvare i medici hanno immediatamente amputato la mano destra ed effettuato una delicatissima operazione sul braccio sinistro. April per reagire a questo destino avverso non ha atteso la condanna del suo aggressore (condannato a 35 anni di carcere) ma aveva già cominciato a rifarsi una vita trovando un uomo che la ama oltre ogni cosa Chris che oggi è suo marito con il quale ha dato alla luce il suo primo figlio. Oggi April è una donna come molte altre anche se le cicatrici, quelle fuori e quelle dentro non scompariranno mai ha dichiarato:
«Ho un modo tutto mio per spostare mio figlio. Mi sono adattata perché ovviamente le mie capacità sono limitate – spiega la donna – ma ho imparato che la vita di una persona non è definita da quello che gli è accaduto. E alla fine io ho scelto la vita, e voglio viverla».
L'ultimo incredibile miracolo di Lourdes riconosciuto dal Vaticano!
Il fatto riguarda la Sig.ra Danila Castelli di anni 68 e madre di famiglia, che dal 1982 viene colpita da una serie di forme maligne tumorali.
Dopo anni di terapie e ben 9 interventi chirurgici, la Sig.ra Castelli decide di recarsi a Lourdes dove fara' il bagno nelle piscine del santuario e improvvisamente si sentirà meglio e si considererà guarita.
Da quel giorno partirono gli studi da parte di una commissione medica internazionale, che arriveranno ad una conclusione positiva affermando l'inspiegabilita' scientifica della guarigione miracolosa, solo dopo 23 anni di indagini.
Il crisma lo appone il Vescovo di Pavia, diocesi di residenza di Danila Castelli, mons. Giovanni Giudici, che firma il decreto che dichiara il carattere “prodigioso-miracoloso e il valore di segno di questa guarigione”.
Il Vescovo dichiara la guarigione della Sig.ra Castelli Danila, un miracolo e la fa diventare a tutti gli effetti come la 69° persona a cui hanno riconosciuto una guarigione miracolosa a Lourdes.
La donna nel 1989, dopo ormai 8 interventi chirurgici, con relativa asportazione di organi anche vitali, non sapeva piu' cosa fare e si preparava ormai al peggio.
Ormai disperata, decide di intraprendere dei pellegrinaggi a Lourdes, in quanto fin da bambina la Sig.ra Castelli era una persona molto devota.
Sempre nel 1989 la donna decise di intraprendere l'ultimo pellegrinaggio a Lourdes concludendo cosi' la sua vita, ma invece di diventare l'ultimo viaggio, l'ultima visita al santuario di Lourdes si tramuto' in un nuovo inizio di vita, procurandogli una guarigione completa inspiegabile a livello scientifico.
Danila definisce la sua malattia come ‘’una bella storia d’amore con il Signore. In quegli otto anni ho vissuto momenti di intimità con Dio che credo si possano provare solo quando stai veramente male. Per questo non ho mai perso la gioia nel cuore. Paradossalmente quando sono guarita ero ovviamente felice, ma il mio primo pensiero è stato: ‘’Riuscirò ad amarlo così intensamente anche giù dalla Croce?’’.
Dopo anni di terapie e ben 9 interventi chirurgici, la Sig.ra Castelli decide di recarsi a Lourdes dove fara' il bagno nelle piscine del santuario e improvvisamente si sentirà meglio e si considererà guarita.
Da quel giorno partirono gli studi da parte di una commissione medica internazionale, che arriveranno ad una conclusione positiva affermando l'inspiegabilita' scientifica della guarigione miracolosa, solo dopo 23 anni di indagini.
Il crisma lo appone il Vescovo di Pavia, diocesi di residenza di Danila Castelli, mons. Giovanni Giudici, che firma il decreto che dichiara il carattere “prodigioso-miracoloso e il valore di segno di questa guarigione”.
Il Vescovo dichiara la guarigione della Sig.ra Castelli Danila, un miracolo e la fa diventare a tutti gli effetti come la 69° persona a cui hanno riconosciuto una guarigione miracolosa a Lourdes.
La donna nel 1989, dopo ormai 8 interventi chirurgici, con relativa asportazione di organi anche vitali, non sapeva piu' cosa fare e si preparava ormai al peggio.
Ormai disperata, decide di intraprendere dei pellegrinaggi a Lourdes, in quanto fin da bambina la Sig.ra Castelli era una persona molto devota.
Sempre nel 1989 la donna decise di intraprendere l'ultimo pellegrinaggio a Lourdes concludendo cosi' la sua vita, ma invece di diventare l'ultimo viaggio, l'ultima visita al santuario di Lourdes si tramuto' in un nuovo inizio di vita, procurandogli una guarigione completa inspiegabile a livello scientifico.
Danila definisce la sua malattia come ‘’una bella storia d’amore con il Signore. In quegli otto anni ho vissuto momenti di intimità con Dio che credo si possano provare solo quando stai veramente male. Per questo non ho mai perso la gioia nel cuore. Paradossalmente quando sono guarita ero ovviamente felice, ma il mio primo pensiero è stato: ‘’Riuscirò ad amarlo così intensamente anche giù dalla Croce?’’.
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Pellegrinaggi e luoghi sacri,
Storie di miracoli
Mai giudicare dalle apparenze! una storia triste ma che insegna....
Un medico viene chiamato d'urgenza in ospedale perche' un bambino ha avuto un grave incidente e ormai e tra la vita e la morte.
Il medico arriva di corsa nel reparto di chirurgia, si prepara per l'operazione e si avvia verso la sala operatoria, ma prima di riuscire ad entrare, viene fermato dal padre del bambino che inizia a gridargli contro: " come mai è arrivato cosi' tardi?" " come mai ha perso tutto questo tempo?" " lei non è una persona responsabile".
Il medico molto tranquillamente gli risponde sorridendo :"mi dispiace, si calmi, sono arrivato il prima possibile, ero in un altro posto", "ora per favore mi lasci fare il mio lavoro grazie".
Ma il padre del bambino invece di calmarsi continua ad inveirgli contro: "come faccio a calmarmi?" "si rende conto che mio figlio sta per morire?".
Il dottore sempre con la massima tranquillita' e sorridendogli gli dice: "le racconto una frase presa dalla bibbia", "dalla polvere veniamo e polvere ritorneremo", " io sono un dottore e pultroppo non posso fare miracoli, ma faro' di tutto per salvare suo figlio".
Il padre sempre arrabbiato dice:" facile dare consigli, tanto il figlio che sta per morire non è il suo".
Dopo alcune ore di operazione, finalmente il dottore esce dalla sala operatoria e si dirige verso il padre dicendogli: "allora, l'operazione è andata a buon fine, stia tranquillo, suo figlio è fuori pericolo".
Il dottore subito dopo guarda l'ora e si affretta a dire al padre del bambino: "se le occorrono altre delucidazioni puo' chiedere all'infermiera, io devo andare".
Di tutta fretta il dottore si infila la giacca e corre via.
Il padre del bambino tutto nervoso si avvicina all'infermiera e gli chiede:" ma che razza di modi ha questo dottore? ma è sempre cosi'? che cafone non poteva aspettare un attimo e dirmi qualcosa di piu' su mio figlio?"
L'infermiera in lacrime risponde:" il dottore è arrivato appena possibile perchè quando lo abbiamo chiamato, era al funerale di suo figlio, morto il giorno prima in un incidente stradale e ora è scappato via per andare a vedere la sepoltura di suo figlio."
Questa storia ci insegna che non bisogna mai giudicare dalle apparenze e cercare di essere un po' piu' comprensivi verso il prossimo.
Quante volte ci troviamo a giudicare delle persone senza sapere cosa accade nella loro vita privata?
Abbiate piu' comprensione verso il prossimo e non giudicate se non volete essere giudicati!
Il medico arriva di corsa nel reparto di chirurgia, si prepara per l'operazione e si avvia verso la sala operatoria, ma prima di riuscire ad entrare, viene fermato dal padre del bambino che inizia a gridargli contro: " come mai è arrivato cosi' tardi?" " come mai ha perso tutto questo tempo?" " lei non è una persona responsabile".
Il medico molto tranquillamente gli risponde sorridendo :"mi dispiace, si calmi, sono arrivato il prima possibile, ero in un altro posto", "ora per favore mi lasci fare il mio lavoro grazie".
Ma il padre del bambino invece di calmarsi continua ad inveirgli contro: "come faccio a calmarmi?" "si rende conto che mio figlio sta per morire?".
Il padre sempre arrabbiato dice:" facile dare consigli, tanto il figlio che sta per morire non è il suo".
Dopo alcune ore di operazione, finalmente il dottore esce dalla sala operatoria e si dirige verso il padre dicendogli: "allora, l'operazione è andata a buon fine, stia tranquillo, suo figlio è fuori pericolo".
Il dottore subito dopo guarda l'ora e si affretta a dire al padre del bambino: "se le occorrono altre delucidazioni puo' chiedere all'infermiera, io devo andare".
Di tutta fretta il dottore si infila la giacca e corre via.
Il padre del bambino tutto nervoso si avvicina all'infermiera e gli chiede:" ma che razza di modi ha questo dottore? ma è sempre cosi'? che cafone non poteva aspettare un attimo e dirmi qualcosa di piu' su mio figlio?"
L'infermiera in lacrime risponde:" il dottore è arrivato appena possibile perchè quando lo abbiamo chiamato, era al funerale di suo figlio, morto il giorno prima in un incidente stradale e ora è scappato via per andare a vedere la sepoltura di suo figlio."
Questa storia ci insegna che non bisogna mai giudicare dalle apparenze e cercare di essere un po' piu' comprensivi verso il prossimo.
Quante volte ci troviamo a giudicare delle persone senza sapere cosa accade nella loro vita privata?
Abbiate piu' comprensione verso il prossimo e non giudicate se non volete essere giudicati!
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