sabato 29 ottobre 2016

Papa Francesco dice NO allo spargimento delle ceneri!





Papa francesco chiarisce la questione sulle spoglie cremate dei propri defunti, prendendo una posizione di divieto sulla questione dello spargimento delle ceneri.
Infatti la Chiesa vieterebbe di disperdere le ceneri dei propri defunti in mare, fiume, montagna e cosi' via, per ragioni chiaramente contrarie alla fede cristiana, inoltre la Chiesa non consente di tenere in casa le ceneri del defunto, sempre per le ragioni sopra citate.Le ceneri andrebbero conservate secondo la Chiesa solo in luoghi sacri, come cimiteri ecc.
Il cardinale Mueller, ha presentato il testo con l'istruzione per la conservazione delle ceneri, intitolato "Ad resurgendum cum Christo" e approvato poi dal pontefice per porre fine  allo spargimento selvaggio delle esequie.
Il riassunto del testo e che in pratica non e' permessa la dispersione dlle ceneri come sopra detto, in terra, aria o acqua, o in altro modo, e neppure la loro conversione in pezzi di gioielleria, ricordi commemorativi o altri oggetti.
Vietato appunto conservarle in casa, a meno che non si ottenga una specifica autorizzazione per casi veramente speciali e gravi.
Per Papa Francesco la cremazione non resta vietata, perche' l'anima non viene toccata, anche se per la Chiesa la pratica funebre migliore tra virgolette rimane sempre la sepoltura dei corpi, poiche' si mostra maggiore rispetto per il corpo del defunto e rientra perfettamente nella tradizione cristiana, con la risurrezione Divina.
Tuttavia la Chiesa dal 1963 in avanti ha cominciato ad accettare la cremazione come pratica funeraria, mentre prima era assolutamente vietato, sempre secondo la Chiesa.
Era concessa la cremazione solo in casi eccezionali in paesi cristiani dove erano in corso epidemie o guerre.
In assenza di motivazioni contrarie alla dottrina cristiana, la Chiesa, dopo la celebrazione delle esequie, accompagna la scelta della cremazione, con apposite indicazioni liturgiche e pastorali, avendo particolare cura di evitare ogni forma di scandalo o di indifferentismo religioso.









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