sabato 22 ottobre 2016

La Sindone! tra mistero e verita'


La Sindone,come descritto nel Vangelo, sarebbe il lenzuolo funebre di lino che secondo la tradizione ha avvolto il corpo di Gesù Cristo dopo la crocifissione, rimane un grande  mistero.
L'esame al carbonio quattordici non e' servito nonostante tutto a dimostrarne la falsità' e a convincere i vari studiosi e scienziati che la Sindone sia in realtà' un falso medioevale, spingendoli a studiare ancora adesso il sacro telo per risolvere il mistero.
Attualmente la sacra Sindone è conservata in una teca all'interno del duomo di Torino, sotto il palco reale, dove viene tenuta distesa all'interno di una teca, in atmosfera neutra.


Sul sacro telo  possiamo notare l'immagine detta sindonica, rappresentante la figura di Gesù' che viene considerata un immagine in "negativo" naturale e che rimane molto difficile spiegarne la sua formazione.
Oltre all'immagine si possono notare le macchie di sangue sulla fronte dove ci sarebbe stata la corona di spine, sul costato dove sarebbe stata infilzata la punta della lancia, sulla schiena e sui glutei e le gambe,dove si osserva la presenza di 120 ferite provocate dal flagello, poi sui polsi e piedi.
Tutti questi segni sarebbero riconducibili e concordanti con il trattamento che Gesù subì' per mano dei Romani come descritto nel vangelo.
Numerosi sono stati gli studi per cercare di capire come si sia formata l'immagine sul telo, ma ancora adesso non se ne riesce a capire la formazione.


Da escludere il metodo dellaa stampa o del dipinto, poiche' non sono stati trovati impasti,pigmenti o polveri colorate che facciano presumere che l'immagine sia un falso dipinto a mano.
Recenti studi indicano che l'immagine risulta visibile solo sulla superficie anteriore, su quella posteriore non esiste, si possono notare solo le macchie di sangue.
Cio' escluderebbe diversi tipi di contraffazione ma renderebbe sempre più' difficile da spiegare in maniera scientifica la formazione dell'immagine sindonica, dove la spiegazione più plausibile diventerebbe l'irradiazione di una fonte di energia fortissima che avrebbe impresso l'immagine di Gesù sul telo.
Che la tanto descritta resurrezione del figlio di Dio sia l'unica spiegazione? in molti cominciano a pensarlo.
La Chiesa ordinò un esame scientifico per la prima volta nel 1988, inviando a tre laboratori diversi di Oxford,Zurigo e Boston, tre frammenti della sacra Sindone, che vennero sottoposti all'esame del carbonio quattordici, che come risultato colloco' l'origine della Sindone tra il 1260 e il 1390.
Gli studi svolti in seguito dal sindologo italiano Mario Moroni, dimostrano tuttavia che il telo sarebbe ben più' antico di 500 anni, infatti i frammenti inviati dalla Chiesa, furono presi da unn pezzo della Sindone che in realtà' fu cucito per restaurare il telo che venne bruciato in parte nell'incendio del 4 dicembre del 1532.
Lo studioso ipotizza anche la Sindone sia stata esposta ad un irraggiamento da parte di una fonte di energia protonica e neutronica, che subendo anche i danni di un incendio, provocherebbe un errore generale che ricondurrebbe la sacra Sindone a 1200 anni prima della data comunicata dai tre laboratori che eseguirono il test al C14.
Questo porterebbe la datazione della Sindone verso un periodo storico molto concordante con quello in cui fu stimata l'esistenza e la vita di Gesù.
Il mistero e lo studio della sacra Sindone rimane più che mai acceso, e per molti una fonte di speranza e gioia.

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