sabato 22 ottobre 2016

L'esorcismo di concetta


Concetta aveva al tempo dei fatti 14 anni, era una ragazzina come molte nella sicilia del 1972.
Aveva smesso di andare a scuola ed aiutava la madre nelle faccende domestiche, senza mai lamentarsi.
Concetta era anche molto devota ogni domenica non perdeva mai il salmo del parroco e in ogni suo momento libero pregava moltissimo.
Non avrebbe mai potuto immaginare che il male potesse mai appropriarsi di lei.
Fu' il giorno 13 giugno del 1972 racconta il giornale locale del paese che Concetta mentre lavava i panni insieme alla madre si girò di scatto cominciando a parlare in una lingua sconosciuta al proprio genitore e con un tono molto mascolino.
La madre anche se spaventata cerco di calmarla e dopo aver detto 2 preghiere ha cominciato a implorare Dio di far cessare il tutto.
Concetta ritornò in se e cadde a terra priva di sensi.
La madre era sola visto che il marito era in transumanza con i 2 figli maschi e il gregge di pecore, quindi fece quel poco che poteva prendendola sotto le ascelle e trascinandola fino al suo letto.
Nei giorni a seguire il fatto si ripeteva a momenti alterni il problema era che Concetta rifiutava sempre più  spesso il cibo ed era sempre più chiusa in se stessa, la madre essendo tempi duri la costringeva a volte anche con la forza ad aiutarla ma più i giorni passavano, più Concetta sembrava essere un'altra persona, indifferente a tutto.
La povera madre non sapendo che fare il 28 giugno del 1972 chiamo il medico che dopo averla visitata disse: "Non ha nulla deve solo mangiare di più".
Cosi passarono altri 3 giorni ma le condizioni andavano solo peggiorando e Concetta ormai rimaneva tutto il giorno a letto nella sua stanza che era chiusa solo da una tenda fatta con una stoffa di lana molto spessa di colore marrone.
Racconta la madre: "il fetore che proveniva dalla stanza era nauseabondo come di corpi mori e la sensazione di gelo quando scostavo la tenda ancora oggi mi attraversa le ossa".
La madre ormai al limite si consulta con il parroco il quale decide di fare un sopralluogo.
Il parroco non ebbe dubbi dopo un ora passata a parlare con Concetta Si tratta di possessione " esclamò.
Chiese immediatamente al vescovo di intervenire ma la lettera che gli arrivò in risposta diceva: "Caro padre Francesco esaminate tutte le prove da lei portate riteniamo non si tratti di possessione, la invitiamo per tanto a far rivolgere la famiglia verso strutture mediche adatte ai disturbi mentali".
Fu allora che padre Franco vista la disperazione negli occhi della madre di Concetta decise di interpellare un parroco suo amico tale padre Giulio esperto nel campo.
Era il 6 luglio del 1972 quando Padre Giulio iniziò l'opera di purificazione e tralasciandovi sgraditi particolari terminò il 21 luglio del 1972 riportando Concetta alla tranquillità che conosceva prima del 13 giugno quando comincio il suo calvario.
Oggi Concetta è madre, nonna e bisnonna e per tutta la vita è rimasta devota al signore ancor più di allora, ma non ha mai dimenticato i segni indelebili che ha lasciato l'accaduto non tanto le cicatrici esterne quanto quelle interne che come detto a noi per telefono "mi porterò dentro fino a quando non salirò al cospetto di Dio"

Abbiamo appreso la storia da chiacchiere di paese e una volta contattata Concetta ci è stato negato il consenso a divulgare nomi e cognomi di persone coinvolte, di luoghi reali e organizzazioni religiose coinvolte.
Quindi i nomi eccetto Concetta sono di pura fantasia.

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