domenica 8 gennaio 2017

"Quello che abbiamo visto in quel posto ce lo porteremo dentro per sempre!" Per sei mesi, clandestinamente, questo uomo si è inoltrato in questa famosa fabbrica lasciandoci una testimonianza che smuoverà inevitabilmente tutte le nostre coscienze!


Sgomento e dolore è ciò che lascia dentro il video che l'associazione "essere animali" ha divulgato per denunciare ciò che accadeva in una fabbrica di prosciutti dell'Emilia Romagna. Un'indagine "clandestina" durata circa sei mesi, svolta di notte con l'aiuto di un palo all'interno del macello ha portato alla luce una schifezza inaudita. Il ragazzo, che noi chiamiamo Andrea, ha rivelato che mai dimenticherà ciò che ha visto e sentito.Entrava di notte, telecamera e macchina fotografica, mascherina e stivaloni erano il suo equipaggiamento. Le immagini rivelano maiali ammassati in box piccolissimi, orecchie e code mangiate tra di loro per lo stress a cui sono sottoposti. Un caldo insostenibile e un lamentio continuo erano la cornice orrenda di cui si circondava da quel momento. Cammina all'interno dell'allevamento di suini, alcuni mettono il muso fuori dal buco del box e si accaparrano i grattini del nostro giornalista, piacciono anche a loro le carezze! Poi arrivano al corridoio, perché nell'orrore dell'orrore esiste anche di peggio. Un lungo cunicolo, dove maiali di varie età, malati, feriti e infettati, febbricitanti vengono lasciati a morire da soli lì per terra. Sono quelli da scarto, quelli che non meritano neanche un colpo di pistola in testa per mettere fine alla loro pena.


Devono morire di stenti, di dolore, di fame e alcuni mangiati dai più grandi. Mai Andrea dimenticherà il loro pianto. Un maialino piccolissimo, con le ossa di fuori, agonizzante, coperto di piaghe cerca di trascinarsi per cercare cibo tra le feci e l'urina che ricopre qualsiasi superficie del posto. Cerca cibo lui, povero animale, ignaro del fatto che lui stesso diventerà cibo pregiato e prelibato per alcuni che, non per necessità, bensì per abitudine ne promuoveranno a tavola la gustosa qualità e la genuinità. Gli animali sono talmente indeboliti dalle sevizie a cui sono sottoposti dal momento in cui aprono gli occhi a questo bellissimo mondo che vengono trascinati fino alla fase finale della loro misera esistenza. la macellazione.

Ognuno è libero di fare ciò che vuole, mangiare o non mangiare carne che, ci teniamo a precisare, come faceva il grande oncologo Umberto Veronesi: "mangiare carne non è una necessità per il corpo bensì un'abitudine!" Lui stesso era vegetariano quindi già di per se dovrebbe far riflettere la cosa a tutti noi! La domanda è: Dio avrebbe permesso tutto questo?
FONTE: www.il parmense.net ilfattoquotidiano

Corriere.it

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